mercoledì 25 ottobre 2017

TETHRA, Like crows for the earth (2017)



Like crows for the earth segna il ritorno dei Tethra, un album molto oscuro, con passaggi goth di grande effetto e una malinconia latente che ci accompagna per tutto il percorso del platter. La band si è ricompattata dopo il debut Drown into the sea of life intorno alla figura di Clode Tethra (voce) e la line up attuale è stata completata da Luca Mellana (chitarra), Gabriele Monti (chitarra), Salvatore Duca (basso) e Lorenzo Giudici (batteria). Il death metal della band vive di ampi sprazzi melodici e dark, con la voce ora pulita ora in growl del leader e la scrittura, che pare decisamente più consapevole rispetto al passato, ci regala un disco ispirato ed enfaticamente drammatico. Caratteristiche che si legano tra loro con un evidente mood doom metal che funge da collante per buona parte del lavoro, influenzando un sound in cui il climax è volutamente mesto, uno spleen inquieto in cui emergono anche sorprendenti linee acustiche sottoforma di intermezzi atti a legare tra loro lo scorrimento dell’album. Like crows for the earth riesce quindi ad essere potente ma anche immediato, raffinato e intimo, una fusione che porta alla creazione di piccole perle come Transcending Thanatos o Springtime Melancholy, brani stimolanti e passionali in cui ritroviamo i Moonspell ma anche i Dark Tranquillity di Projector o gli Amorphis di Tuonela. I novaresi si contraddistinguono inoltre per una certa attenzione verso la produzione (realizzata con Mat Stancioiu, batterista dei Labyrinth e dei Vision Divine) e l’arrangiamento, elementi tutt’altro che secondari e che spesso fanno la differenza, oltre che essere riusciti a sviluppare trame sofisticate ma molto empatiche. Ottime anche Synchronicity of life and decay e Deserted, taglienti ed incisive al punto giusto ma senza dimenticare una forte vena melodica che rende l’insieme parecchio espressivo, un aspetto determinato da un certo approccio emotivo al songwriting. A mio modo di vedere questo come back risulta elegante ed elaborato ma senza perdere di vista la forma canzone, un nuovo punto di partenza per un ensemble giovane e che ha ancora margini di crescita per dare continuità e sviluppo ad un progetto interessante e di ottimo potenziale. (Luigi Cattaneo)

The groundfeeder (Video)

 https://www.youtube.com/watch?v=wk3UQd3IcMo


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