sabato 23 settembre 2017

IL BALLO DELLE CASTAGNE, Surpassing all other kings (2012)


Risale a ben cinque anni fa Surpassing all other kings, il secondo lavoro dei dark proggers Il Ballo delle Castagne, improntato sulla figura di Gilgamesh, antico re sumero. Gemello di Kalachakra, uscito solo un anno prima, presenta una band oscura e desiderosa di stupire, anche attraverso l’utilizzo di elementi presi in prestito da più culture sonore. Vinz Aquarian (voce, tastiere e basso) e Diego Banchero (bassista leader di Il Segno del Comando) colgono la sfida insieme alle voci ammalianti di Carolina Cecchinato, Marina Larcher e Carmen D’Onofrio, alla chitarra di Roberto Lucanato, alle tastiere di Davide Bruzzi e alla batteria di Fernando Cherchi e sfornano un disco che pur andando a corrente alternata risulta affascinante e ideale proseguimento dell’esordio. Le atmosfere grevi e cupe inondano Tema di Gilgamesh, motivo con un andamento fiero, dai tratti bellici e una lieve dose di psichedelia. Più tirata Il risveglio, che resta comunque aulica e ancestrale, mentre lo psych rock contorna l’efficace mantra di Il viaggio. Due episodi particolari che interrompono il fluire dell’album sono Rorate Coeli, tormentata e angosciosa e Konigin der Nacht, opprimente nell’utilizzo di una parte elettronica concreta a cui si abbina una drammatico litania in tedesco tratta da Die Zauberflote di Mozart. Il segreto alza il ritmo nuovamente, prima della darkeggiante aurea di Aquarius age e soprattutto dell’ottima carica visionaria di Fire in the sky, bellissimo pezzo della cult band Yahowha 13 riproposto anche nel Live Studio uscito in sole 108 copie nel 2015 (in cui erano presenti diversi brani tratti proprio da questo Surpassing all other kings). L’acustica Eoni con i suoi estratti da The call of Chtulu di Lovercraft annuncia Apocriphon of Gilgamesh, discreta conclusione di un album sicuramente interessante per tutti i cultori di certe nere sonorità targate BloodRock Records/Black Widow. (Luigi Cattaneo)
 
Tema di Gilgamesh (Video)
 

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