lunedì 31 luglio 2017

VUOTI A RENDERE, Supplicium (2017)


Terzo lavoro per i padovani Vuoti a Rendere, seppure molto breve con i suoi 17 minuti ma ad ora, anche se potrebbe sembrare strano, quello più interessante e compiuto! Difatti il trio (Filippo Lazzarin alla chitarra, alla voce e ai samples, Enrico Mingardo all’organo e al piano e Marco Sartorati alla batteria e alle percussioni), insieme a Marina Miola al violino e Luca Santoro al flauto, ha deciso di dare libero sfogo ai propri istinti creando due lunghe tracce praticamente strumentali, Cloroformio ed Effetto collaterale, che sono quanto di meglio prodotto dai ragazzi nel loro percorso. La band vira verso un progressive d’annata, vintage, quello imparentato col pop psichedelico che prediligeva l’utilizzo dell’organo sul finire dei ’60, richiamando due oscure realtà solo da poco riscoperte come Underground Set e Psycheground Group, unendo tali trame con un suono che sembra provenire direttamente da qualche dimenticata soundtrack da spy movie del periodo. In tal senso vanno letti gli omaggi a due storiche pellicole del genere western, Per un pugno di dollari e Il buono, il brutto e il cattivo, nonché a due maestri come Sergio Leone ed Ennio Morricone. Supplicium è un piccolo lampo ma può segnare sicuramente il passo verso qualcosa di più concreto e corposo, perché mai come questa volta il gruppo ha dimostrato di avere idee chiare e una giusta strada da sviluppare. (Luigi Cattaneo)
 
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