venerdì 10 febbraio 2017

WINDSHADES, Crucified dreams (2016)


Nati solamente nel maggio del 2015, i Windshades prendono vita dall’unione artistica tra due musicisti decisamente contrapposti per stile ma che trovano complementarietà in un progetto sinfonico in cui possono dare libero sfogo alle proprie idee. Chiara Manzoli è infatti un soprano lirico, mentre Carlo Bergamaschi è un batterista attivo nella scena punk e hardcore e il loro sodalizio viene completato dal chitarrista Matteo Usberti, responsabile della composizione e in parte anche del suono del gruppo. La formazione viene poi completata da Andrea Bissolati (basso) e Riccardo Soresina (chitarra) e dopo pochi mesi i Windshades registrano il loro primo demo, per poi incidere nel 2016 l’ep Crucified dreams per l’Atomic Stuff e sotto la guida del produttore Oscar Burato. Il risultato è un power sinfonico solido, rispettoso degli standard del genere (Nightwish, Epica), con buone parti strumentali e una certa carica heavy che è tangibile nei tre pezzi presenti. Il fatto che alla voce ci sia un soprano ovviamente rimanda ai gruppi già citati, a cui va aggiunta la rocciosa coesione tra i membri, che pur non portando nessuna novità stilistica (difficile aggiungere qualcosa d’altronde in un genere che pare oramai abbia detto tutto), rende questo piccolo esordio appetibile e piacevole per tutti gli amanti di certe classicità metal. Addentrandoci nei 15 minuti circa del lavoro si può notare l’attenzione posta dal quintetto per il particolare, con parti chitarristiche accattivanti, frangenti melodici (soprattutto nei canonici chorus), sospensioni ottantiane e un livello tecnico adeguato alla proposta. Chiaramente la brevità dell’album non permette grandi sbilanciamenti ma la base di partenza è interessante e può portare sicuramente a qualcosa di buono per il futuro. (Luigi Cattaneo)

Crucified dreams (Official trailer)

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