sabato 29 ottobre 2016

COSA RARA, Cosa Rara (2016)


Lo splendido catalogo dell’AMS si arricchisce di un nome che si discosta dal classico prog sinfonico  e preferisce cimentarsi in strutture dilatate e dai tratti space. Stiamo parlando dei Cosa Rara, un progetto nato nel 2005 e che dopo diversi cambi di line up arriva finalmente all’esordio discografico. Chiaramente i riferimenti ai ’70 ci sono, soprattutto quelli legati alla psichedelia e a tutto quello che gli sta intorno, con sfumature elettroniche e progressive che garantisce un risultato finale solido e di grande trasporto. Un viaggio strumentale fluido, energico e di impatto, con la band abile nel sovrapporre e fondere vari strati di suono in modo convincente. Esempio lungimirante sono brani di ampio respiro come la meravigliosa Miraggio o l’interessante chiusura di Innisfree, pezzi che dimostrano come i Cosa Rara abbiano un background da cui attingere ma non si soffermano unicamente su quello e provano a guardare oltre. Una commistura di prog e psichedelia che denota idee e classe e che si sviluppa in maniera costante lungo il tragitto, con i vari membri (Andrea Onesti alla chitarra, Francesca Goria alle tastiere, Piolo Aluffi al basso e Maurizio Pinna alla batteria) bravissimi nel creare un lavoro di equipe funzionale al sound, evitando sterili digressioni solistiche a favore di un interplay tra le parti di buona fattura. Ritmiche solide che permettono alla Goria di stupire con passaggi di grande effetto, gli stessi creati dagli accordi di Onesti, bravissimi nel fronteggiare la materia cercando di non cadere in abusati clichè. Un debutto fortemente voluto che getta luce su una nuova e meritevole band, capace di toccare le corde giuste per appassionare non solo gli amanti del prog ma anche chi apprezza ensemble come Explosion in the sky e God is an astronaut, proprio per quella capacità di creare fughe space rock con l’utilizzo dei consueti strumenti a tastiera, elemento che contraddistingue la musica del quartetto. Cosa rara è una miscellanea cangiante di strutture e soluzioni affini ma diverse tra loro, che si alternano e si incontrano con decisione all’interno di un’opera prima di grande cura. (Luigi Cattaneo)

Havismat (Video)

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