mercoledì 2 luglio 2014

MOBIUS PROJECT, Ra Me Nivar (2014)


Bello quando ti capita tra le mani il disco di una giovane band italiana del tutto autoprodotta e piena di vigore e sana euforia. Una dimensione che ultimamente ho ritrovato nei debut di ensemble ancora poco conosciuti come i Camera Chiara o i Laviantica. E che è ben presente anche nell’esordio targato Möbius Project (August Ferdinand Möbius è stato un astronomo e matematico tedesco del 1800, noto per aver teorizzato il Nastro di Möbius, figura topologica non orientabile), gruppo di Sapri nato nel 2005 come Sphera. Le indubbie doti tecniche si sposano con una certa dose di buone intuizioni e una predisposizione naturale verso il progressive rock settantiano, imbevuto però di percezioni moderne e mai del tutto vintage. Cinque brani per poco più di trenta minuti caratterizzati da elementi estremamente interessanti e una certa cura per gli arrangiamenti. Ra Me Nivar (espressione tratta da un libro di Baricco e che significa uomo che vola) è un piccolo percorso fatto di sostanza e cuore, in cui Massimiliano Amato (chitarra e voce), Lucio Filizola (chitarra, voce, tastiere e sitar), Tony Guerrieri (basso) e Francesco Magaldi (batteria) fanno confluire tutte le influenze di band come Banco Del Mutuo Soccorso, King Crimson, Premiata Forneria Marconi e Porcupine Tree. La title track iniziale è un bel biglietto da visita. Attacco solido, dinamico groove dettato da un basso funky e una parte finale in odore di jazz, preludio a Scorci di vita sul nastro di Möbius, traccia dalle inflessioni world, acustica nella prima parte, con tanto di flauto suonato da Gino d’Ignazio e più elettrica nella seconda ma ugualmente incisiva e raffinata. Entanglementalistically Speaking viene cantata in inglese insieme a Brunella Gianni e il mood di certo art rock inglese dei ’70 si manifesta in pieno e in modo convincente, mentre la seguente In fuga dal destino è una bella ballata che potrebbe tranquillamente essere singolo per le radio. Chiusura affidata alla suite in tre parti L’equilibrista, il momento più affascinante dell’opera e punto in cui convergono tutte le caratteristiche dei Möbius. La sfida, Il Vuoto ed E-stasi presentano una serie di notevoli spunti che davvero lasciano presagire un futuro roseo e ricco di soddisfazioni. La strada è tracciata, ora sta a loro continuare su questo solco. (Luigi Cattaneo)

Album Trailer

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